Il prossimo 15 luglio 2023 entrano in vigore le disposizioni del Decreto Legislativo del 10 marzo 2023, n. 24 a tutela dei c.d. “Whistleblower”, ossia azionisti, apicali, dipendenti, fornitori, consulenti, tirocinanti, lavoratori autonomi, che segnalano violazioni del diritto dell’Unione Europea e nazionale che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’Amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui sono venuti a conoscenza nel contesto lavorativo.
Nel dettaglio, le società e gli enti del settore privato che soddisfano almeno una di queste condizioni:
- hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
- si occupano di alcuni specifici settori (servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente), anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
- adottano modelli di organizzazione e gestione di cui al decreto legislativo 231/2001, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
Dovranno:
- attivare i canali di segnalazione interna, sentite le rappresentanze o le organizzazioni sindacali di cui all’articolo 51 del decreto legislativo n. 81 del 2015;
- individuare una persona o un ufficio interno autonomo dedicato alla gestione dei canali, garantendo la formazione specifica del personale preposto; in alternativa, la gestione può essere affidata a un soggetto esterno, anch’esso autonomo e con personale specificamente formato;
- adottare una specifica procedura che disciplini le varie fasi e le responsabilità dei soggetti coinvolti;
- intraprendere iniziative di comunicazione della procedura e sensibilizzazione tramite iniziative di formazione a tutto il personale sulle finalità del sistema di whistleblowing e sulle modalità di utilizzo.
Le disposizioni del Decreto producono effetti a decorrere dal 15 luglio 2023; le date entro le quali scatteranno i suddetti adempimenti variano però in base al numero dei lavoratori impiegati.
- a decorrere dal 15 luglio 2023 per le aziende private con più di 249 dipendenti;
- a decorrere dal 17 dicembre 2023, per aziende del settore privato con almeno 50 dipendenti,
- a prescindere dal numero di dipendenti le aziende private che operano nei mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente.
Il provvedimento prevede sanzioni amministrative di carattere pecuniario che possono arrivare fino a 50mila euro e L’ANAC è l’unico soggetto competente a valutare le segnalazioni ed eventuali applicazioni delle sanzioni.